Abbiate nuovamente pazienza, ma non resisto e riporto interamente un signor post, ovviamente non mio:
Il momento è quello di resistere ancora un po' – come quell'infinito che è sempre un numero in più di quello che pensi. Ci sarebbe da dire: esecrabile, cogliere la citazione e ascoltarla ad un volume un po' più alto del dovuto. (Quando la musica si fa accademica crusca. Come con gli Afterhours, che si capisce che son cosa ragguardevole al solo sentire quel nella quale, pronome relativo notoriamente delle grandi occasioni, cantato limpido ed evidente all'inizio di un verso.)
I pensieri si rotolano addosso disordinati, ruvidi, rumorosi e ostinati. Come avessero ragione solo loro e il loro magnaccia Freud. Come non ci fosse un modo per governarli, nel ventunesimo secolo l'acqua corrente la Luna l'iPad eccetera.
Il futuro è sempre là che sogghigna, e nel frattempo l'impressione è che non ci sia il tempo di fare niente. Si esce di casa alle sette e venti, si ritorna poco prima delle sette piemme, e si diserta non molto dopo le ventuno. Il cuscino e la coperta sono l'Obiettivo, e all'evoluzione della specie ci pensino gli altri. Il fine settimana è solo l'inizio di quella dopo.
"Signore delle domeniche, prova ad esserlo anche del lunedì e di tutti quei giorni tristi che ci capitano sulla Terra."
(E al partire da una canzone e vagare tra i suggerimenti di youtube, la meditazione riguarda la finitezza o meno della memoria umana. Non potrà starci tutto, ci sarà prima o poi un limite. Tra tutte queste canzoni vecchie da rimembrare e quelle nuove da innamorarsi, tutte queste combinazioni di musica e intelligenza che non possiamo per dovere morale lasciarci sfuggire, tutte le mutazioni che ne vengono, le rivoluzioni, le competenze e i sogni. E poi ci son comunque anche i romanzi, i saggi, la storia, i ricordi belli e inutili del colore del bagno dell'asilo, le puntate della Tata e la farmacologia. Ci vorrà un cervello esterno, prima o poi.)
(et cetera)
gilo79 ha detto:
Eh bé, sì, roba bella. Non saprei dire perché, ma me ne accorgo anch'io che non sono un letterato e che magari non colgo neanche citazioni e riferimenti e finezze varie, me ne accorgo anch'io che qua c'è dello stile. Ed è quando incappo in robe di questo tenore che mi chiedo se è il caso di continuare a deturpare la Rete con le mie puttanate (ok, non sono il solo, ma non è una scusa valida). Certo, poi mi rispondo che è gratis e quindi vado avanti, ma nel frattempo, anche se non si vede, mi son tolto il cappello.
avvelenato82 ha detto:
Eheheh, grande Gilo! Ma te sei un super genio 110 e lode! Che dici? Anche il tuo stile è molto bello e credo che i tuoi spunti, anche laddove riuscissero magari ad esulare un po' di più dal magico mondo dei treni (è pur vero che tu passi pur sempre lì la tua vita. Per necessità.) siano davvero meritevoli!Per cortesia, resta anche se lo mettono a pagamento (il giusto)!
asintoto ha detto:
Se il Gilo se ne va ce ne andiamo tutti per protesta, sappilo Gilo!E comunque non ho ancora capito perchè ogni volta che un mio post non mi piace e mi connetto per cancellarlo e scrivere di meglio, scopro che Massimo me l'ha linkato con tanto di elogi. C'è qualcosa che mi sfugge, comunque ovvio che ringrazio.
giobongio ha detto:
Ma roba del tipo pubblicare qualcosa di nuovo? E' più di un mese che non scrivi. Guarda che si sta consumando il ratto a furia di clic, sai? 🙂
Bongio
asintoto ha detto:
mi unisco all'appello di bongio, anche se tecnicamente il mese scade fra due giorni…
utente anonimo ha detto:
Massimo, dobbiamo arrabbiarci?
Che cosa ti aspetti? che mettiamo su un'asta per reclamare i tuoi pensieri?
Io offro… io offro 5 euro. Sono troppo pochi? considera che ogni offerta va commisurata allo stato di salute del proprio portafoglio… eheheh…
rossibenedetto