"Così fantasticamente grande era dunque il mondo"
Mi pare che specialmente i termini "fantasticamente" ed "era" siano meritevoli del piccolo sacrificio di un poco di riflessione, da parte nostra. Vi inviterei, qualora foste disponibili, a formulare ipotesi di qualsivoglia natura a proposito di questi e ben altri spunti. Del resto suppongo che si sia al mondo proprio per questo: per sviluppare ipotesi. No?
utente anonimo ha detto:
“Così fantasticamente grande era dunque il mondo”
ha tutta l’aria di una deduzione, di una verità che vediamo dischiusa davanti ai nostri occhi, con indubitabile certezza.
Il “fantasticamente” sa di sorpresa, quasi di stupore di fronte ad una realtà che si scopre (o che spesso si riscopre) essere più vera e consistente di molte altre che abbiamo vissuto…
Per me ha il sapore di una riscoperta… E’ come il riconoscerti di nuovo bambino; quella creaturina che vede tutto molto più grande di lui… Sarebbe straordinario riuscire a stare al mondo con questa prospettiva… Se così fosse però, non potremmo pronunciare con primigenia meraviglia “Così fantasticamente grande era dunque il mondo”
“the dark side of…”
utente anonimo ha detto:
“Così fantasticamente grande era dunque il mondo”
In questa frase c’è tutto l’entusiasmo di chi – all’epoca – ha riconsiderato il mondo dopo la scoperta dell’America.
Mi permetto di scherzare un po’, poiché in questo preciso istante (ma anche da più di qualche attimo) non sono in grado di estrapolare dalla mia zucca considerazioni più rispettose nei confronti di Hermann…
rb
utente anonimo ha detto:
Anzitutto complimenti, amico mio. La frase che hai scelto è qualcosa di bellissimo, ho voluto lasciar sedimentare le idee un paio di giorni prima di pronunciarmi.
Detto ciò, non sono troppo d’accordo con quello che dici, Massimo. Se mi dessero una penna a disposizione e tanto inchiostro per circondare di quella frase due sole parole, beh, traccerei un bel segno attorno a “grande” e “dunque”. Sorpreso? Vediamo se riesco a spiegartelo.
“Fantasticamente” mi pare un rafforzativo, qualcosa che da solo non sta in piedi se non collegato all’aggettivo a cui si riferisce. E’ quindi “grande” il termine più importante.
Veniamo al.. dunque 🙂 “Dunque” indica lo stupore di una scoperta solo raccontata e mai vissuta prima. Un po’ come se un adolescente domandasse a suo padre: “Com’è l’amore?”. Qualunque parola non sarebbe in grado di descrivere appieno il concetto, di circondarlo e racchiuderlo. E solo dopo averlo provato, il ragazzo potrebbe dire: “Era dunque questo che intendevi con fantasticamente bello“.
avvelenato82 ha detto:
@2: sì, rb, in effetti è proprio come dici, secondo me. Dopo la scoperta dell’America, dopo la scoperta dell’amore, dopo la scoperta che esistono gli scoiattoli, dopo la scoperta della marmellata. Non importa. Scrivi con esattezza “riconsiderato” e “scoperta”, sono termini precisissimi. Bravo!!
@3: mio mini Bongio, non sono troppo d’accordo, lo ripeto. A me pare che “fantasticamente” sia sì un rafforzativo di “grande”, come hai sapientemente notato, ma che sia comunque da segnare, ancorché fossimo in ristrettezza di inchiostro, poiché in sé mantiene la radice del fantasticare..di quell’uomo che prima della scoperta si poneva tante domande e si immaginava le dimensioni del mondo. Fantasticamente mi piace, tutta la vita.
Per quel che riguarda “era”, sono ancora più innamorato. Il mondo “era” anche prima, ecco il segreto. Il mondo era grande così anche prima che l’uomo Camenzind-Hesse-Massimo se ne rendesse conto. Dunque non si scopre di colpo solo il mondo, ma anche la nostra ingenuità di prima. Ci scopriamo ancora più piccoli in un mondo ancora più grande. Tanto grande che diventa fantastico.
Nel caso di Camenzind, come nel nostro caso dopo il Carameto, il Menegosa e Santa Franca, è la risalita di un monte, che disvela il panorama e mostra che la vita esiste anche là, oltre il lago. E’ la prima volta che lo vede e che ci crede.
Io credo, poi, che si possa realmente riassumere tutto quel piccolo e bellissimo romanzo con quella frase che ho postato, mi pare proprio che contenga tutto.
gilo79 ha detto:
E già che ci siamo mettiamoci anche questa:
“Il mondo era così recente che molte cose erano prive di nome, e per citarle bisognava indicarle col dito.”
(non è mia)
utente anonimo ha detto:
@4: Temo che si tratti, come al solito, di una maledettissima situazione di gusto personale. Capisco il tuo punto di vista, ma resto della mia idea. Del resto quell’era lo puoi intendere sia a modo tuo sia a modo mio.
Bongio
utente anonimo ha detto:
Dall’intervento #2:
“Così fantasticamente grande era dunque il mondo”
In questa frase c’è tutto l’entusiasmo di chi – all’epoca – ha riconsiderato il mondo dopo la scoperta dell’America.
Ma cosa diavolo ho scritto? All’epoca, semmai, qualcuno potrebbe aver detto “Così fantasticamente grande è dunque il mondo”…
Evidentemente oggi non ero in vena neanche di scherzare.
Saluti & salute a tutti
rb